San Daniele DOP 20 mesi
Le cosce, rifilate dal grasso e dalle nervature, sono conciate con sale, massaggiate per svuotare la vena femorale e pressate per meglio amalgamare la parte magra e quella grassa e per dare la classica forma a violino. Dopo 3 mesi in celle di riposo, il prosciutto è posto a stagionare per un periodo variabile secondo il peso ma che, in genere, non è mai inferiore ai 14 mesi. Una delle principali differenze con il Parma è che il San Daniele viene salato con lo zampetto per facilitare le spurgature di eventuali difetti del gambo. Anche il principio di utilizzo del sale è differente ; nel San Daniele viene dosato in base al peso del prosciutto ed è completamente a secco. Nel Parma l’ utilizzo del sale è a secco sulle parti magre e semi umido sulla cotenna. Il sale utilizzato secondo il metodo dell’esperienza è tenuto sul prodotto in base a specifici gg di sale.
Carne suina degli allevamenti Pedrazzoli
Senza derivati del latte
Senza polifosfati aggiunti
Senza glutine
Per assaporarlo al meglio si consiglia di affettarlo sottilissimo. Deve praticamente sciogliersi in bocca. In cucina si usa al naturale o in abbinamento con frutta fresca dolce. In campo vinicolo, si suggeriscono abbinamenti con vini bianchi giovani. Interessanti accostamenti si realizzano con quelli a base di Malvasia istriana o Sauvignon.
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