Castelmagno DOP stagionato 3 mesi
Il Castelmagno prende il nome da un celebre santuario intitolato a San Magno e dall'omonimo paese. Le prime notizie della sua produzione risalgono al XII secolo, quando il Marchese di Saluzzo, nel 1277 impose che l'affitto di alcuni pascoli venisse pagato con forme di Castelmagno. L'ottocento è la sua epoca d'oro: il Castelmagno diventa il re dei formaggi piemontesi e compare nei menu dei più prestigiosi ristoranti di Parigi e di Londra. Dopo la seconda guerra mondiale, con lo spopolamento delle montagne, il Castelmagno rischiò seriamente di scomparire e fino agli anni '70 rimase quasi sconosciuto al grande pubblico. La crosta è poco spessa e rugosa, ci colore marrone chiaro. La pasta è compatta di colore bianco avorio, priva di occhiatura. Poche forme con questa stagionatura potrebbero sviluppare un'erborinatura naturale, che rende il prodotto ancora più prezioso. Decisamente profumato, al palato è leggermente sapido, con spiccate note erbacee e lattiche. Se dovesse essere leggermente erborinato risulterebbe più dolce e con note di cantina e sottobosco
Da provare con i carciofi freschi affettati finemente e conditi con un po' di sale e olio. Si abbina molto bene con il miele d'Acacia o una gelatina di vino. Vini consigliati: Barbaresco, Barolo e Nebbiolo d'Alba.
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